La lezione di Quark

L’impegno che Quark richiedeva era costante e faticoso. Il nostro amico pesava più di 25 chilogrammi e doveva essere sollevato, e lavato, senza considerare che le sue necessità non avevano pausa, doveva essere accudito sia di giorno che di notte. Quark, possiamo dirlo, fu un cane felice, libero di correre in pineta, che non perse mai la sua grinta, grazie anche all’impegno dei suoi sostenitori, dei nuovi amici che si prodigarono per lui.

Tutte le persone che lo incontrarono lo presero in simpatia e lo amarono. Per circa un anno fu portato a fare nuoto in una piscina apposita per cani, seguito da una fisioterapista. Ma Quark provò anche l’agopuntura, lo shiatzu e altri massaggi: nel tentativo di alleviare il peso che portava con sé sulle zampe anteriori.

Dopo sei anni, il 31 agosto 2006, Quark ci lasciò. Lasciandosi alle spalle diversi carrellini ultra leggeri e tanto, tantissimo amore. Alla fine, la sua disabilità fu per lui la cosa più bella di tutta la sua profonda esistenza. Fu un grande maestro per tutti. Non lasciò un vuoto ma una grande ricchezza.

Quark, tra le altre cose, fu davvero un grande maestro di vita, insegnò a tutti quelli che ebbero la fortuna di incontrarlo dal vivo che nella vita si è diversi solo se si vuole sentirsi tali.

Diventò il simbolo di quanto fosse diventata importante per noi la vita degli altri; di quanto potevamo essere disposti a fare di concreto per gli altri; del rispetto e della dignità.

Chi conobbe Quark non disse mai, guardandolo, “poverino”. Chi ha avuto il privilegio di incontrarlo e frequentarlo ha solamente potuto notare quella sua fierezza e quella sua dignità, non innate, ma acquisite nel tempo, diventare ancora più grandi, forgiare, nella difficoltà.

Quark ha lasciato molto e insegnato tanto con la sua semplice esistenza, portando amore e dignità nelle nostre vite, insegnandoci il significato vero di parole come aiuto, assistenza e collaborazione. Solo così Quark aveva potuto vivere e regalare affetto e questa lezione non poteva e non doveva assolutamente andare sprecata.

Da qui, da questa storia, è nata la volontà di portare avanti gli insegnamenti del nostro maestro a due zampe e un carrello. E fu così che la favola diventò una bella storia vera, da tanto amore è nato il Giardino di Quark, imparando la lezione i suoi amici decisero di fondare questa associazione per permettere a tanti amici pelosi vecchi o disabili di poter continuare a vivere con dignità e felicità.

Articoli consigliati